Il ciclo viaggio di Giorgio Lucarelli: giunto al quinto giorno in Buriazia
Redazione
Quinto giorno di viaggio, mi trovo a Ulan Ude, capitale della Buriazia, vicino al confine con la Mongolia..Bellissima città, sulla transiberiana, la ferrovia che da Mosca arriva a Vladivostock. La vicina Mongolia, influenza molto, soprattutto i tratti somatici della popolazione.
Passeggiando nel centro ho constatato che c’è poco di russo e molto più di asiatico, anche nel vestirsi(foto). Non passo inosservato e più di qualcuno si è fermato per chiedermi da dove arrivo e dove sono diretto.
Quando rispondo che sono italiano, credetemi, leggo dalla loro mimica facciale un certo piacere. Capiscono l’inglese, quindi riesco anche a comunicare. Ogni giorno questo nuovo mondo, mi stupisce sempre più.
Oltre alle splendide persone incontrate, i russi sono davvero molto amichevoli, il paesaggio è qualcosa di meraviglioso. Tra ieri e oggi ho attraversato dei luoghi che resteranno nei miei ricordi. Si passa dalla foresta, al di sopra dei 500 metri di altitudine, a zone rurali e ancora pianure in pochi chilometri..Oggi ho pedalato, in direzione Sud, avendo alla mia sinistra il fiume Selenga, il quale attraversava caratteristici paesi dallo stile tutto siberiano, con le classiche case in legno..Nell’attraversare tutte queste zone, vedendo e fotografando tutto quello che ho intorno, ho tratto delle riflessioni.
La parte di territorio fuori dal raggio delle medie e grandi città, vive secondo me, con un disagio economico più marcato. Lo vedo dalle loro umili e piccole abitazioni. Vedo lungo la strada molte persone, soprattutto donne anziane che cercano di vendere piccoli cestini di fragole, acqua, ramoscelli e quant’altro.
Seduti sotto il sole o con l’ombrello aperto se piove. Sono sempre presenti, con lo sguardo fisso e tanta tristezza nei loro occhi. E a me fanno tanta tanta tenerezza.
