Speciale Kluivert
di Christian Rodrigues
(foto di © Gian Domenico SALE – www.photosportiva.it
Ci sono due pensieri estremi che le persone hanno riguardo un figlio d’arte: si può pensare che il ragazzo, figlio di un noto calciatore, abbia avuto favoritismi e sia entrato nel mondo del calcio grazie ad una ‘raccomandazione’. L’altro pensiero che può invadere la nostra mente, dopo aver visto l’impatto di un giovincello classe 1999, è che buon sangue non mente.
Dopo l’esordio nel calcio professionistico appena un’anno fa con l’Ajax, Justin Kluivert ha esordito con l’A.S. Roma, in uno stadio ostico qual’è l’Olimpico di Torino, con buoni spunti e accelerazioni che fanno ingolosire il pubblico giallorosso.
Entrato al minuto 70’, il piccolo olandese riesce immediatamente a rendersi pericoloso, ma ancor di più a far rendere pericolosa la squadra.
Qualche minuto dopo il suo ingresso in campo Kluivert attira su di sé le attenzioni della difesa granata e serve in area di rigore uno smarcato Pastore, che, forse ancora non al massimo della condizione, non riesce a sfruttare l’occasione calciando lentamente addosso a Sirigu.
Justin non demorde e, qualche minuto dopo, riceve palla nella parte centrale di campo e si allarga sulla fascia destra, saltando con velocità di gamba e di pensiero Berenguer e Nkoulou, e riuscendo a mettere un buonissimo traversone che, Edin Dzeko, trasformerà in una perla assoluta :”questo goal è tra i tre goal più belli della mia carriera”.
Tutto è partito dalla spigliatezza e dalla voglia di un ragazzo con la maglia numero 34 sulla schiena, in onore di quell’amico (Abdelhak Nouri), che recentemente si è svegliato dal coma.
Sarà solo un segno del destino, ma la strada che dovrà percorrere Justin sarà tutta in salita, anche se un bel passo in avanti è stato fatto, sulle orme di papà Patrick…