I turisti e le Fontane di Roma: incoscienza o sfacciataggine?
di Francesca EMPLER
Sembra non essere cessata la moda di farsi il bagno nelle più importanti e antiche fontane della Capitale. Molti sono infatti i turisti nostalgici e vogliosi di riproporre il celebre ruolo di Anita Ekberg nel film La Dolce Vita di Federico Fellini. È infatti diventata una consuetudine vedere persone che si immergono gioiosamente e sfacciatamente, incuranti dei divieti morali e pecuniari del gesto.
Di recente, domenica 19 agosto, due giovani inglesi, poi rintracciati, hanno fatto il bagno nella fontana dell’Altare della Patria. Più ambita, scambiata probabilmente per la piscina del Foro Italico, è la Fontana di Trevi nella quale, se prima era consuetudine lanciare monete, ora a lanciarsi sono le persone, speranzose, forse, che il desiderio espresso si esaudisca più velocemente. Recentemente una coppia di statunitensi, di circa 50 anni, con un tuffo all’indietro si è buttata proprio in questa fontana. Per entrambi una multa, per un totale di 900 euro. Prima di loro multato per la stessa ragione anche un uomo russo di 40 anni. Lo stesso trattamento è stato riservato, dalle forze dell’ordine, a una ragazza egiziana di 29 anni che, all’1:40 di notte, ha immerso i piedi nella fontana.
L’età sembra non essere un limite: un ragazzino di solo 12 anni, spagnolo, si è bagnato nella fontana di piazza Navona. I genitori, intenti a fare shopping, sono stati rintracciati e multati. Allo stesso modo, non si può dire di certo che l’età renda sagge le persone: una donna di 68 anni è stata fermata dalle forze dell’ordine perché aveva immerso un piede nella fontana alla base dell’Altare della Patria. La signora, oltre alla multa, è stata denunciata per vilipendio di tombe.
Non sono questi di certo casi isolati: è consuetudine vedere la Fontana della Barcaccia calpestata dai turisti che, invece di usufruire dei nasoni della Capitale, decidono di riempire le loro bottiglie proprio con l’acqua di questa fontana. Molte anche le persone che, per refrigerare i propri piedi, non si fanno problemi a immergerli nella fontana davanti all’Ara Pacis.
Fatti incresciosi, tristi da raccontare. È importante, dunque, che le forze dell’ordine monitorino il più possibile un patrimonio che non deve essere oltraggiato.