Virus Divino Amore, Galeotti: «Stiamo bene, con la Virtus Poli per vincere»
di Ufficio Stampa Virtus Divino Amore
La Virtus Divino Amore si è subito ripresa. L’inatteso k.o. con la Nuova Castelli Romani è stato cancellato dal confortante successo interno (4-0) sull’Airone Ardea, firmato dalla doppietta del solito Stefano Mosciatti e dai gol di Ricciardulli e Solinas. E’ il giovane esterno difensivo (all’occorrenza anche centrale) Armando Galeotti a dire la sua sulla gara di domenica scorsa. «Una partita stradominata e chiusa all’intervallo sul punteggio di 3-0. Probabilmente avevamo ancora tanta rabbia in corpo per la sconfitta della domenica precedente, ma comunque abbiamo vissuto una settimana di intenso lavoro senza fare troppi drammi per quel k.o. e ora guardiamo avanti». Domenica arriva la sfida ad un altro avversario non proprio insuperabile, classifica alla mano. «Giocheremo sul campo della Virtus Poli, a Ostia Antica, ma non sarà una passeggiata – avverte Galeotti – Tra l’altro loro hanno un campo di terra che potrebbe crearci qualche difficoltà e poi sicuramente cercheranno punti per arrivare alla salvezza, ma noi stiamo bene e andiamo lì per vincere». E continuare ad alimentare il sogno Promozione. «Attualmente siamo a quattro punti dalla capolista Campoverde – ricorda il difensore classe 1997 – e a una lunghezza dal Fonte Meravigliosa, che ritengo la squadra più forte tra quelle che ho visto, forse assieme alla Play Eur. Anche la Virtus Divino Amore, comunque, ha un organico di qualità che può dire la sua fino in fondo: possiamo arrivare tra le prime tre». Il giovane difensore è un autentico prodotto del vivaio del club caro alla famiglia Bizzaglia. «Sono da cinque anni qui e abito a un chilometro dal campo – conferma con un sorriso Galeotti – Ho iniziato dai Giovanissimi e da un paio d’anni sono nel giro della prima squadra quindi sono particolarmente affezionato a questa maglia. Ultimamente non ho giocato tantissimo, ma mister Neno Mosciatti ci fa sentire sempre partecipi della “vita di gruppo” e quindi bisogna farsi trovare pronti quando veniamo chiamati in causa, come è accaduto a me domenica scorsa».