Scuole nel Lazio: edifici a rischio sicurezza
di Francesca EMPLER
Un nuovo e allarmante dato è scattato negli ultimi giorni: otto scuole su dieci nella Capitale non sono sicure. Ad annunciarlo il Codacons in una nota. Proprio il presidente Carlo Rienzi ha affermato che più dell’80% delle scuole situate a Roma e nella provincia non è in possesso del certificato antisismico.
Il 60% degli edifici, inoltre, ha tra i 40 e i 50 anni, dunque sarebbe necessaria, urgente, una manutenzione. Per le precarie condizioni, sempre Rienzi, si appella ai presidi delle strutture in pericolo, chiedendo loro di non aprire gli istituti al fine di non mettere a rischio la vita degli alunni, dei docenti e di tutti coloro che lavorano o si trovano nell’edificio. Se non ascolteranno l’appello, in caso di incidente, saranno chiamati a risponderne. Per tutelare le famiglie, il Codacons ha deciso di promuovere un’iniziativa: sarà pubblicato sul sito www.codacons.it un modulo mediante il quale i genitori avranno la possibilità di diffidare istituzioni, enti locali e presidi ed intervenire con azioni legali in caso non fossero garantite le fondamentali e obbligatorie misure di sicurezza.
È di poco tempo fa lo stanziamento di 2,5 milioni di euro per il progetto “Scuole sicure” da parte del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che prevede impianti di videocamere, assunzioni temporanee di vigili urbani, campagne informative e il pagamento di ore di lavoro straordinario della polizia locale. Nulla a proposito della ristrutturazione degli edifici scolastici, come sottolinea Flc Roma e Lazio in una nota. La sindaca Virginia Raggi ha deciso di partecipare all’iniziativa “Scuole sicure” e di impiegare dei 727 mila euro per la Capitale, 362 mila solo per le videocamere. A comunicarlo è nuovamente la Flc.
Sicuramente un controllo tramite videocamere sarà utile, ma decisamente più urgente è la tutela della vita degli studenti e del personale, in molti casi a rischio, come hanno evidenziato i dati del Codacons.