La Lazio strappa alla fine un punto, ma quanti errori: di Immobile, che divora il 2-1 che avrebbe cambiato la partita, della difesa, che regala ancora il pari agli avversari in men che non si dica dopo aver trovato il faticosissimo vantaggio, e forse anche di Inzaghi, che tra Spal e neroverdi non è stato probabilmente lucido nel trovare la formazione giusta. L’Europa dei grandi è sempre lì grazie al guizzo di Lulic, ma serve qualcosa in più a livello di lucidità per sognare davvero, considerando che anche l’Europa League al momento è in pericolo.
FORMAZIONI – Turn over ma non troppo per Simone Inzaghi, che conferma Patric e rilancia Radu in difesa, mentre Marusic resta al suo posto sulla fascia destra. Parolo e Badelj tornano titolari a centrocampo, mentre Milinkovic-Savic e Lucas Leiva siedono in panchina assieme a Correa, con Caicedo che affianca Immobile in attacco. Nel Sassuolo De Zerbi schiera la squadra a specchio con il 3-5-2 inserendo l’ex Matri in attacco al fianco di Boga e tenendo Berardi in panchina.
TANTA PRESSIONE E POCHE IDEE – Lazio subito pericolosa al 4′: punizione pennellata la Luis Alberto, svetta Acerbi di testa ma Consigli vola a sventare il vantaggio biancazzurro. Al 7′ ci prova Patric, calciando dalla distanza: pallone alle stelle. All’8′ protesta la Lazio: Immobile reclama per una trattenuta in area di Demiral, dopo il silent-check Abisso lascia proseguire. Ne segue una fase di sostanziale stallo in cui la Lazio non riesce a sfondare ai sedici metri: Parolo prova a scuoterla con una conclusione che finisce alta, al 28′ poi Luis Alberto, Lulic e Caicedo scambiano in velocità, il pallone arriva al limite dell’area a Badelj ma la conclusione del croato è completamente sballata. Al 31′ ammonito Parolo per un intervento a centrocampo su Peluso. Insiste la Lazio al 33′, Parolo arriva al colpo di testa in area ma senza centrare il bersaglio. Al 35′ Peluso spazza l’area ma fa carambolare il pallone con potenza su Immobile: il gol non arriva per un nonnulla. Al 41′ Luis Alberto risolve un batti e ribatti in area con un colpo da biliardo, sfera di nuovo di poco fuori. Il primo tempo si chiude senza recupero e con un affondo del Sassuolo, che si rende pericoloso con una triangolazione tra Locatelli e Boga che vede quest’ultimo non arrivare d’un soffio su un pallone che sarebbe stato d’oro per gli emiliani.
IMMOBILE-ROGERIO, BOTTA E RISPOSTA – Inizia il secondo tempo e al 3′ bella sovrapposizione di Patric: sul cross dello spagnolo arriva il fallo di mano di Locatelli, a braccio largo anche se il pallone sbatte prima sulla coscia del giocatore neroverde. Lunga review al VAR di Abisso che conferma però la decisione di concedere il calcio di rigore. Immobile va sul dischetto quando ormai è scoccato l’8′ e spiazza Consigli, siglando il vantaggio laziale. Come spesso accade alla Lazio quest’anno, però, il calo di tensione è immediato: al 12′ Duncan penetra bene in area e mette nel mezzo, Badelj non spazza e il pallone finisce sui piedi di Sensi, il cui tiro diventa un assist per Rogerio che da due passi realizza l’1-1.
BEFFA BERARDI, POI LULIC – Tutto da rifare per la Lazio che prova a ripartire a testa bassa. Al 17′ Magnani rischia l’autogol su un cross di Radu, quindi Inzaghi inserisce Correa al posto di Caicedo. Proprio l’argentino impegna subito Consigli, pronto nella respinta. Cambi da una parte e dall’altra con De Zerbi che inserisce Magnanelli al posto di Locatelli e Inzaghi che sostituisce Parolo con Milinkovic-Savic. Quindi punizione di Correa che sorvola la traversa. Al 28′ cambio Matri-Berardi nel Sassuolo, ma al 32′ Immobile manca la più incredibile delle occasioni, pescato alla perfezione a centro area da Luis Alberto, stoppa il pallone ma calcia a lato a due passi da Consigli. Al 35′ ultimo cambio laziale con Lucas Leiva che sostituisce Badelj. Lazio neanche fortunata quando Consigli dice di nuovo di no a un colpo di testa di Milinkovic-Savic indirizzato sotto la traversa. De Zerbi inserisce Bourabia al posto di Duncan. Al 44′ però arriva il contropiede fulminante del Sassuolo, che con quattro passaggi di numero va in gol: Sensi lancia Berardi tutto solo sulla destra, per il numero 25 è un gioco da ragazzi piazzare il pallone alle spalle di Strakosha. 6′ di recupero e Immobile, sfondando sulla destra, trova l’assist per Lulic che evita almeno la beffa della sconfitta. Si chiude con Inzaghi che, per un rigore reclamato da Immobile, si tuffa in campo per evitare che qualche diffidato si faccia ammonire e non perdere preziosi giocatori per Milano.