LO STALLO DEI NOVE
di Michelangelo Ottaviano
Come ogni estate il calciomercato è sempre lì, ad animare e rinfrescare queste torride giornate estive. E come ogni estate i più chiacchierati sono sempre loro: i numeri nove. Sì perché il gol, salvo rare eccezioni, è la cosa che più affascina del calcio. È logico quindi che erano, sono e saranno sempre loro il Sacro Gral del calcio, l’oggetto del desiderio per cui ogni società è disposta a fare follie pur di averlo. In questo momento però, più che ad un’asta folle, la finestra di mercato assomiglia ad una partita a scacchi. Un match triangolare tra giocatori esperti, indissolubilmente legato all’asse Roma-Torino-Milano. Ad ora i giallorossi sembrano il team messo meglio, nonostante abbiano dichiarato senza peli sulla lingua le loro strategie e dunque i loro obiettivi. Dzeko da tempo ha un presunto accordo con l’Inter, ma è a tutti gli effetti un giocatore della Roma. Si sta allenando regolarmente e con grande professionalità, quasi non curante della situazione di mercato, ma sicuramente infastidito dal gioco a ribasso di Marotta. Fonseca e Petrachi, nonostante i corteggiamenti mai nascosti nei confronti di Higuain e mai ricambiati dal pipita, si coccolano il bosniaco e chissà, magari potrebbero convincerlo a rimanere. D’altro canto la Juve non vede l’ora di liberarsene. La suggestione Icardi è ormai acqua passata, ma Sarri non sembra comunque vedere Gonzalo al centro della sua Juve. E Mauro? Beh, la situazione per lui e Wanda, è sempre più assurda. Lui continua a giurare amore eterno all’Inter, ma ha già strizzato l’occhio alla Juve, e magari le circostanze potrebbero portarlo ad ammiccare a una bella signora come la Roma. Conte però è arrabbiato, e occhio a scherzare con uno come lui, specialmente se i rumors dall’Inghilterra che parlando del clamoroso scambio Dybala-Lukaku sono veri. Ricapitolando la Roma si gode Dzeko, flirta con Higuain ma spera in un interesse di Icardi. L’Inter scarica l’argentino, ma non trova un sostituto e fa irritare Antonio. La Juve invece, con la sua solita calma e razionalità, valuta le occasioni senza fretta, ma alla svelta vuole piazzare Higuain. Il risultato qual’è ? Uno stallo dei nove.