Cicloviaggio 2019: si avvicina il trionfante ritorno di Giorgio Lucarelli

Cicloviaggio 2019: si avvicina il trionfante ritorno di Giorgio Lucarelli

Redazione

Quest’oggi, intorno alle ore 18, l’atleta Giorgio Lucarelli tornerà a Sora. Il cicloviaggio in Siberia, dopo quasi 3000 km percorsi, resterà certamente nei ricordi di Lucarelli e di tutti gli appassionati di sport e avventura.

<<Trentacinquesimo e ultimo giorno di viaggio..Percorsi 2910 chilometri. Evvaiiiii, mi trovo a Vladivostok!!!! The End. Con un giorno di anticipo. Archiviato un altro ciclo viaggio. Sinceramente il viaggio l’ho concluso a Magadan, poi ho voluto continuare e terminare l’ultimo tratto della famosa Transiberiana, iniziato l’anno scorso a Irkutsk. I primi due tre giorni su questa strada(A370) ho pedalato ancora spinto da motivazioni. Poi, mentalmente è “calato il sipario”. Scarico, non avevo più energie mentali, fisicamente invece ero ancora al top, le gambe ancora “girano”. L’ennesima conferma che tutto parte dalla testa. Gli ultimi 400 chilometri ho percorso una strada con un ottimo asfalto, però di una monotonia assoluta. Paesaggi e panorami sempre gli stessi. Tanta tanta pianura, con strappi in salita, solo brevi salite con pendenze importanti..Il punto più elevato sono stati i 270 metri di altitudine di un valichetto, niente di che. Ma ciò che ha abbassato il morale sono stati il traffico molto caotico e il rumore dei motori delle auto, soprattutto dei camion..Dalle quattro alle sette ore, continuamente con quell’assillo nel cervello. Ho fatto ricorso alle cuffiette per ascoltare musica, poco poco ho alleviato la “sofferenza”. Tante tante volte ho ripensato al silenzio e la solitudine della “Kolyma” rimpiangendo quei momenti di calma mentale. Anche su questa strada ho incrociato tanti volti, sempre gentili nei miei confronti, pronti a donarmi sempre qualcosa o rifocillarmi. Purtroppo anche a queste latitudini c’è chi ha un cuore crudele, ho visto e fotografato un orso all’interno di una gabbia..Una piccolissima recinzione al massimo 4×2 metri..Il povero animale si spostava di continuo, avanti e indietro, muovendo sempre la testa, la portava in alto e in basso. Più di una tortura per quel povero orso..Un particolare Grazie a tutti. Grazie per il vostro incitamento..Grazie agli sponsor per il grande sostegno. Un amorevole Grazie alla mia famiglia, a tutti i miei parenti. Al mio Papà>>.

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