Mancavano i pezzi più importanti e più creativi, ci saranno gli innesti di Muriqi e Fares e forse anche di un difensore e un centrocampista, chissà, ma la certezza è che la Lazio è apparsa sotto ritmo in questo precampionato. Inzaghi dovrà lavorare, certo ha trovato nel Benevento del fratello Filippo uno sparring partner competitivo ed utile per capire cosa mettere a punto in vista di Cagliari, ma senza Luis Alberto e Milinkovic si è capito che, per ora, la fantasia in campo non è un semplice optional mancante ma un’utopia irraggiungibile.
FORMAZIONI – Simone Inzaghi è ancora privo di Milinkovic-Savic e Luis Alberto, confermata la formazione di Frosinone con Strakosha al posto di Reina e Patric al posto dell’infortunato Luiz Felipe. Nel Benevento Filippo Inzaghi schiera Glik in difesa e Dabo a centrocampo e il tridente Caprari-Moncini-Roberto Insigne.
RITMI BASSI – Primo tempo giocato un po’ sotto ritmo da entrambe le squadre. Soprattutto nella fase iniziale, in cui la Lazio dimostra di avere poche idee ma spinge molto sulle fasce, con Lazzari e Jordan Lukaku molto reattivi. Ottima occasione per Akpa Akpro che esalta anche Moncini e conclude sull’esterno della rete. A centrocampo conferma i progressi Lucas Leiva, un po’ opaco Parolo e poco incisivi Immobile e Correa in attacco. Nel finale di tempo esce fuori il Benevento, al 35′ su un cross di Letizia è Moncini a non arrivare d’un soffio all’impatto vincente di testa, mentre Strakosha è super nel respingere un diagonale di Insigne, per poi neutralizzare la conseguente ribattuta di Dabo. Si chiude con Ionita che non trova per poco l’incrocio dei pali.
POLVERI BAGNATE – Nella ripresa subito un’occasione per parte, Lazzari pesca Correa che di testa però manda alto da ottima posizione, quindi Strakosha è super nell’opporsi a una conclusione ravvicinata di Caprari. Doppia chance per Correa che si inserisce bene in area ma non riesce a mettere potenza nelle conclusioni neutralizzate con sicurezza da Montipò. Poi tanti cambi da una parte e dall’altra, nella Lazio entrano prima Marusic, Escalante e Caicedo al posto di Lukaku, Leiva e Parolo, poi Cataldi e Kiyine sostituiscono Akpa Akpro e Correa, infine al 36′ Armini, Bastos, Djavan Anderson e Adekanye sostituiscono Patric, Radu, Lazzari e Immobile. L’ultima chance la crea Djavan Anderson ma Montipò non si lascia impensierire, invece è il Benevento a chiudere in avanti collezionando un paio di angoli. Si chiude a reti bianche dopo 3′ di recupero, prova generale non esaltante in vista del campionato.