Coppa Italia Eccellenza: il Monte San Giovanni Campano elimina l’Arce
Comunicato stampa
CITTÀ MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO – ARCE 3-2
CITTÀ MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO: Lisi, Antonellis, Pietrobono, Mastrantoni (24’ st Cancelli), La Manna, Gennari, Carfora, Fortini, Besirevic (43’ st Settanni), Grossi (16’ st La Rocca), Guidone. A disposizione: Quaglieri, Colabove, Simone, Fumagalli, Belli, Coratti. Allenatore: Angelo Bottoni.
ARCE: Roncone, Piccirilli (21’ st De Palma), Baldassarre, Sanna, Pace, Persechini (30’ st Di Folco), Pintori, Arduini (14’ st Sciucco), Ferazzoli G. (11’ st Courrier), Pompili, Capraro (43’ st Panzavolta). A disposizione: Ferazzoli E., Barra, Pescosolido, Neri. Allenatore: Angelo Mirabello.
Arbitro: Gianluca L’Erario di Formia.
Assistenti: Gianluca Scipione di Formia ed Eleonora Saccoccio di Formia.
Marcatori: 12’ pt Guidone (M), 21’ pt Pintori (A), 36’ pt Guidone (M), 1’ st Carfora (M), 35’ st Pintori (A).
Note: ammoniti: La Manna (M), Guidone (M), Pietrobono (M), Cancelli (M), Pace (A), Baldassarre (A) e De Palma (A).
Nel primo turno di Coppa Italia, il Città Monte San Giovanni Campano supera per tre reti a due l’Arce ed accede alla fase successiva che si giocherà martedì 8 dicembre.
La sfida, giocata in gara unica, consente ai monticiani di superare il primo turno di Coppa Italia. Ora testa al campionato per i ragazzi di mister Angelo Bottoni che esordiranno domenica prossima, tra le mura amiche, al cospetto del Terracina degli ex Gerli, Iozzi e Lleshi. La cronaca. Il match, sostanzialmente equilibrato per lunghi tratti del match, ha visto imporsi la squadra più cinica in zona gol. Al vantaggio iniziale di Guidone ha risposto il sempre-verde Pintori, prima che lo stesso Guidone riportasse i giallo-azzurri in vantaggio. In avvio di ripresa una perla di Carfora sembrava aver messo la parola fine all’incontro. Un paio di occasioni da gol sprecate clamorosamente dai padroni di casa prima che Pintori riaprisse di nuovo la contesa. Finale senza particolari sussulti e monticiani che si qualificano al secondo turno della competizione tricolore. Ma andiamo per ordine. Al 2’, il tiro da fermo di Carfora viene spizzato di testa da Gennari con Roncone che blocca a terra l’insidiosa conclusione. Tre minuti dopo chance per Pintori che calcia debolmente, da buona posizione, favorendo la parata a terra di Lisi. Al 12’, accelerazione da applausi di Mastrantoni, filtrante per Guidone che con un gran destro a giro infila la sfera all’incrocio dei pali. Al 15’, angolo di Carfora per il colpo di testa di Fortini a fondo campo. Al 21’, Pintori si inventa, con un tiro cross, una delle sue conclusioni a giro che pareggia i conti. Alla mezz’ora cross teso di Carfora per Guidone che di testa alza la sfera di poco sopra la traversa. Al 36’, azione prolungata dei monticiani, Carfora serve Antonellis; cross millimetrico per Guidone che di testa devia la sfera di quel tanto che basta per ingannare Roncone e finire la propria corsa in rete. Al 40’, Arce vicino al gol del pareggio con il sinistro al volo di Pintori che non inquadra lo specchio della porta. Squadre al riposo con il Monte avanti per due reti ad una. In avvio di ripresa il Monte allunga il proprio margine di vantaggio. Guidone va in anticipo sui difensori avversari e serve sulla corsa lo scatenato Carfora il cui destro chirurgico in diagonale regala il tris. Al 26’, Cancelli recupera un buon pallone sulla tre-quarti e da fuori calcia di potenza sopra la traversa. Al 34’, occasionissima per Cancelli che si divora il 4-1; da solo davanti a Roncone prova un complicato pallonetto che termina a fondo campo. Un minuto dopo la dura legge non scritta del calcio “gol mancato, gol subìto” si concretizza. Pintori, da posizione defilata, supera Lisi con un perfetto calcio piazzato che di fatto riapre i giochi. Nei minuti conclusivi l’Arce prova a spingersi con tutti i propri effettivi in avanti alla ricerca del pareggio senza creare grosse apprensioni alla porta difesa da Lisi. I padroni di casa, di contro, provano a tenere il pallone per far passare secondi preziosi proponendosi con pericolosi contropiedi in attacco. Dopo 5’ di recupero, il direttore di gara decreta la fine delle ostilità.