Arte | Riapre il MART di Rovereto
di Giuseppe MASSIMINI
Da vedere fino al 5 aprile due grandi mostre: Caravaggio. Il contemporaneo e Giovanni Boldini. Il piacere.
Dopo una lunga chiusura riapre il MART di Rovereto. E’ possibile, dunque, visitare due grandi mostre: Cavaraggio. Il contemporaneo, inaugurata il 9 ottobre scorso e Giovanni Boldini, Il piacere, di cui quest’anno ricorre il novantesimo anniversario della morte (in primavera l’esposizione sarà riallestita al Petit Palais a Parigi). Caravaggio. Il contemporaneo, offre ai visitatori l’opportunità di contemplare il Seppellimento di Santa Lucia, la più antica opera siciliana di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, collocata a Siracusa, nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia. La forza espressiva di questo splendido capolavoro, uno dei dipinti più drammatici del maestro seicentesco, dialoga con una selezione di opere di Alberto Burri e con la figura di Pier Paolo Pasolini. Di Alberto Burri, il grande maestro dell’informale italiano, la mostra presenta il monumentale Ferro, proveniente dalla Galleria Nazionale, una Plastica, da una collezione privata e tre significative opere, Rosso e nero, Sacco e Sacco combustione, dalle collezioni del MART. In un continuo rimando tra immagini, simboli e affinità, il percorso prosegue con il grande dipinto I naufraghi di Cagnaccio di San Pietro, un’opera che richiama nuovamente il tema della morte e del cadavere disteso ai piedi di un gruppo di persone. Si continua con le fotografie di Massimo Siragusa sul grande cretto di Gibellina e tre lavori su Pier Paolo Pasolini di Nicola Verlato. L’ultima parte della mostra approfondisce il confronto Caravaggio-Pasolini che ruota attorno al tema del martirio, con il quale la mostra si apre e si chiude. Molte le analogie tra il pittore e il poeta: dalle rispettive vite segnate da scandali e censure ai problemi con la giustizia e da morti violenti e premature.
La mostra Giovanni Boldini. Il piacere, ripercorre i temi e le relazioni del Maestro della Belle Epoque. Sono oltre 150 le opere esposte, provenienti da collezioni pubbliche e private, molte delle quali appartenenti al patrimonio del Museo Boldini di Ferrara, chiuso al pubblico dopo il tragico terremoto del 2012. Ritratti straordinari di intellettuali, nobildonne e attrici incontrati nei salotti mondani della Parigi fin de siècle. C’è tutto il fascino di una società raffinata ed elegante e di una femminilità “suprema e irresistibile”. In particolare la mostra analizza i rapporti con il poeta Gabriele D’Annunzio, attraverso figure di comuni muse ispiratrici coma La Marchesa Casati, eccentrica e seducente femme fatale. Le mostre resteranno aperte fino al 5 aprile. Nonostante la riapertura il MART prosegue la sua interessante e completa attività digitale.