Lettera d’amore al Tor di Quinto
Apparso sul Nuovo Corriere Laziale del 25 aprile 2016
Sappiamo tutti che non doveva finire così.
Ma purtroppo non sempre le cose vanno come devono andare.
Non sempre sono i buoni quelli a vincere. La partita di venerdì pomeriggio probabilmente sarà scolpita negli occhi e nelle menti di tutti noi per chissà quanto tempo. La rivivremo per giorni, per settimane e ripartire non sarà facile. Ma bisognerà farlo. Bisognerà voltare pagina e rincominciare. È la storia che lo dice. È la storia del Tor di Quinto che lo dice. Siamo caduti e ci siamo rialzati e ora stagione dopo stagione stiamo tornando gradualmente quella società di cui ne parlava tutta Italia. Dopo la partita ho visto i volti di tutti voi, allenatori, giocatori, dirigenti, chi con le lacrime, chi non aveva la forza di parlare, chi col capo chino. So benissimo che per alcuni era l’ultima occasione, l’ultima chance di chi credeva di meritarsi questa finale per tutti i sacrifici fatti quest’anno, chi per una forma di rivincita per alcuni torti o perdite, ma dalle sconfitte devi avere il coraggio di rialzarti – e presto – perché il tempo non aspetta, questo è il tempo di ripartire. Abbiate fame, rabbia, voglia di rivalsa, perché il prossimo aprile ad alzare al cielo il titolo Juniores sarete voi, saremo tutti noi. Non dimenticatevelo.
Un appassionato tifoso del Tor di Quinto
Nel calcio molte volte sono più le sconfitte a farti crescere che le vittorie . Quando cadi cerchi subito di rialzarti .