Arte | Anna Salvati, pittrice e poeta
di Giuseppe MASSIMINI
Il 2021, anno contraddistinto dalla pandemia, si è concluso positivamente per Anna Salvati. La Fontana del pupazzo di Palestrina, realizzata dall’arista per XI edizione di Dipinti e Vini d’Autore è stata scelta dal Magistrato del Palio di Palestrina come etichetta di un numero limitato di bottiglie di vino della cantina Brugnoli Vannelli. Buon inizio anche per il 2022. L’artista ha rinnovato il consueto appuntamento con amici, pittori e critici, nella sua casa-studio le Vecchie Scuderie del Castello di Torrenova in via Casilina a Roma. Occasione questa per presentare, in anteprima, una scelta di opere su tela che saranno esposte in una prossima antologica. Dove? Per scaramanzia il luogo e la data restano segreti. Anna Salvati non ha certo bisogno di presentazioni. La sua attività artistica è ben nota, come è ben noto il ciclo di opere Fontane di Roma iniziato, alla fine degli anni ottanta, con alcuni disegni in bianco e nero e rielaborati oggi con tecniche digitali.
Tra queste la più conosciuta e ricercata è quella comunemente detta il Nasone, l’umile fontanella di ghisa che si trovava in tutti gli angoli delle strade di Roma, ora in pochi esemplari. Non passa inosservato l’Autoritratto, olio su tela, e le sue continue rielaborazioni serigrafiche. Su un cavalletto spicca Penisola, dipinta con una pennellata densa che tende a spezzarsi in macchie. Durante l’incontro Anna Salvati ha recitato alcune sue poesie tratte dai libri “Canzoni d’Amore”,”Acqua”, “Etere”. Ha pubblicato anche una trilogia di libri di fantascienza: “Ori Mirhada – La ricerca”, “Ori Mirhada – Tradimenti e Sogni Infranti” e “Ori Mirhada – Verso l’Ignoto”. Sicuramente il 2022 sarà per Anna Salvati un anno piene di sorprese tra mostre e presentazione di libri. Prima di salutarmi mi sussurra sottovoce: “Ho iniziato un nuovo ciclo di disegni in omaggio ad alcuni maestri dell’arte classica. Il primo è dedicato a Canova:”