L’altra faccia della natura di Hilario Isola
Al Museo del paesaggio di Verbania le opere dell’artista
di Giuseppe MASSIMINI
Densa di interrogativi così come di rilevanti riflessioni si presenta la mostra Paesaggio bacato. Danni e cambiamenti nella campagna contemporanea di Hilario Isola, aperta, fino al 16 luglio, al Museo del Paesaggio di Verbania. Sin dall’inizio il visitatore avverte la complessa trasformazione del paesaggio rurale in seguito al cambiamento climatico e al dilagare di forme di agricoltura intensiva e monoculturale; un paesaggio apparentemente domestico, ma sorprendentemente alieno se visto attraverso la lente più ampia dei presupposti socioeconomici che la stanno plasmando e delle catastrofiche condizioni climatiche che prefigurano. In questo scenario Hilario Isola ci introduce all’attività e al ruolo di alcuni insetti, sia parassiti che antagonisti e rintraccia i segni del loro passaggio sulle culture per rivelarne l’influenza su scala ambientale e paesaggistica. La mostra, come implicitamente indicata dal sottotitolo, riunisce un nucleo di opere dal ciclo Rurale e, presentati come antichi e preziosi reperti archeologici, una serie di sculture, piccole mele o grappoli d’uva completamente svuotati dalla loro polpa da api, vespe e colabroni, dal ciclo Magnana.
L’opera degli insetti assume così una dimensione espressiva, scultorea e allo stesso tempo simbolica. Quelle che da lontano appaiono come grandi incisioni o disegni si rivelano essere leggere sculture realizzate con un’innovativa tecnica introdotta dall’artista. Altro punto di forza della mostra, anche sul piano della capacità di comunicare al grande pubblico, sono i disegni preparatori e lo studio in scala della Crisopa, la grande opera pubblica che verrà inaugurata a maggio davanti al Teatro Maggiore. Ma cos’è la Crisopa? E’ uno dei più diffusi insetti così detti antagonisti che possono sostituire con la loro presenza l’utilizzo di pesticidi e agenti chimici usati per la lotta agli afidi. Questa grande opera pubblica viene realizzata assemblando e sovrapponendo più strati di reti agricole utilizzate per proteggere le piantagioni dalla grandine e dall’invasione di parassiti. Le reti, che compongono l’opera, prodotte su larga scala industriale sono minuziosamente cucite a mano e le sovrapposizioni di segni generano giochi di chiaroscuri e interagiscono con la luce e le ombre sul muro. Contemporaneamente all’inaugurazione della Crisopa verrà presentata a Casa Ceretti una videoinstallazione sonora dal titolo Contrappunto rurale.