Scudetto 1915, l’avvocato Mignogna tuona contro l’articolo del Secolo XIX. “Rispetto per i laziali!”
Come annunciato in occasione dell’evento “Maglia Scudettata” dall’Avv. Mignogna “la Figc ha aperto il procedimento per riesaminare il caso dello Scudetto 1914/1915“ma la questione non proprio a tutti è andata giù. Infatti, attraverso le colonne del Secolo XIX, l’autore dell’inno del Genoa, Piero Campodonico, ha lanciato un’offensiva contro l’iniziativa che ad oggi ha raccolto più di 30mila firme: “Lotito sta chiedendo una cosa assurda, in quella stagione la Lazio doveva ancora affrontare la vincente del Girone Sud per poi potersi confrontare con il Genoa nella finalissima. Quello di Lotito è un palese conflitto d’interessi dato che la decisione finale spetta al Consiglio Federale di cui lui fa parte”. Per avere delucidazioni in tal senso Lalaziosiamonoi ha interpellato direttamente l’Avv. Mignogna: “Quella del Secolo XIX è una mossa scontata e strumentale. Siamo in possesso di documenti che parlano chiaro, l’assegnazione d’ufficio dello Scudetto 1914/15 al Genoa fu un grave atto di discriminazione territoriale. La nostra migliore risposta è senz’altro continuare a firmare in massa la petizione biancoceleste e di battersi per la nomina della Commissione Federale che dovrà pronunciarsi”. Campodonico parla di conflitto d’interessi: “Non esiste nessun conflitto, la nostra è una vera e propria sommossa popolare, la società non c’entra niente, mi sembra scorretto e prematuro che si cominci a parlare di conflitto di interessi del Presidente Lotito all’interno del Consiglio”. Tra l’altro è vero che la Lazio doveva ancora giocare contro la vincente del Girone Sud ma è anche vero che il Genoa dove affrontare il Torino: “Quando a causa della Grande Guerra il Campionato 1914-15 venne sospeso il Genoa era al comando del Girone Nord. Come è vero che la Lazio aveva vinto il Girone Centro ma doveva ancora affrontare la vincente tra le uniche due squadre del Girone Sud per accedere alla finale scudetto. A Genova, tuttavia, dimenticano che nell’ultimo incontro il Genoa doveva giocare in casa del Torino che già all’andata l’aveva battuto per 6-1 e vincendo l’avrebbe raggiunto in testa. Bisogna tenere in considerazione che quel tricolore fu assegnato “a tavolino” al Genoa che, circostanza molto grave, si permise di disattendere la decisione della Figc di anticipare l’ultimo turno di campionato dal 23 al 16 Maggio 1915 proprio per prevenire l’insorgenza bellica. Inoltre è inutile che i genoani accennino all’esito delle finali scudetto che la Lazio perse nei due campionati precedenti perché nello sport l’unico giudice supremo è sempre e soltanto il campo, come ad esempio ha dimostrato l’anno scorso il Parma che nonostante fosse ultimo in classifica ed avviato verso il fallimento riuscì a battere la Juventus capolista ed avviata a vincere il tricolore”. È vero che ilGenoa è stata l’unica squadra a richiedere l’assegnazione dello Scudetto 1914/1915? “Ho letto anch’io che i rossoblù si sentirebbero forti di questo ma a parte che la Federcalcio ci ha confermato di non avere alcun documento di quel campionato, tale cosa sarebbe fin troppo censurabile, se comprovato, perché mentre i genoani si sarebbero sbrigati a protocollare tale richiesta, i laziali dell’epoca correvano sul fronte austro-ungarico per servire la madrepatria a costo delle loro vite”. Nell’intervista viene tirato in ballo lo Scudetto del 1925 vinto dal Bologna ai danni del Genoa in circostanze poco chiare ma questa è tutta un’altra questone: “Non conosco Campodonico ma probabilmente dovrebbe documentarsi meglio. Se fossi in lui eviterei di confondere i due campionati mettendoli sullo stesso piano. Se lo riterrà opportuno potrà fare una petizione popolare come quella promossa da noi. L’unica cosa certa è che noi non molleremo perché la nostra battaglia è sacrosanta ed è suffragata dai valori dello sport, dai principi dell’etica e dalla ratio della giustizia sostanziale, tant’è che chiedendo l’ex aequo abbiamo rispettato i diritti del Genoa, giusti o no che si vogliano considerare”.
(fonte: laziochannel.it – Danilo Tramontana)