Genova celebra con un’ampia rassegna Wislawa Szymborska: poetessa e Premio Nobel per la Letteratura nel 1996

Genova celebra con un’ampia rassegna Wislawa Szymborska: poetessa e Premio Nobel per la Letteratura nel 1996

di Giuseppe MASSIMINI

Cent’anni fa nasceva Wisława Szymborska, poetessa e Premio Nobel per la Letteratura nel 1996. Genova, città a cui è stata legata da amicizie e affinità, celebra il centenario della nascita con un’ampia  mostra monografica “Wisława Szymborska. La gioia di scrivere”, titolo che si lega a una delle sue poesie più famose. La rassegna, aperta fino al 3 settembre al Museo d’arte contemporanea Villa Croce e curata da Sergio Maifredi con la consulenza e la collaborazione scientifica di Andrea Ceccherelli e Luigi Marinelli, si compone di 85 collage, realizzati con cartoline, foto e immagini ritagliati da giornali, provenienti da diverse collezioni private. Wisława ne ha realizzati oltre diecimila e li donava a conoscenti e amici in occasione di feste, compleanni e onomastici. Erano veri e propri “collanti d’amicizia”. Appartenevano alla sua vita privata ma, accostati in mostra gli uni agli altri, rivelano non solo i meccanismi di associazioni di idee che poi troviamo nel suo laboratorio poetico ma ci permettono di seguire anche i suoi percorsi creativi. L’esposizione, che si articola in tutte le sale del museo, è stata concepita, dal curatore, come un viaggio nella vita e nell’universo creativo della grande poetessa polacca, abitato non solo dalle poesie ma anche da collage e opere grafiche, mondi che si sono sempre alimentati l’un l’altro e che in questa occasione tornano in dialogo, grazie all’allestimento scenografico di Michał Jandura.

La mostra si apre con un collage “espanso”, in cui il visitatore può entrare come in un libro pop-up scoprendo così il laboratorio artistico di Wislava. La seconda sala racconta del tempo in cui Szymborska ha vissuto in Polonia: la storia, la politica, l’arte. La terza di chi in Italia l’ha fatta conoscere. La mostra prosegue con immagini e scritti sulla vita della poetessa. Non passano inosservati una serie di ritratti fotografici in bianco e nero di Wislava scattati dalla fotografa e scrittrice Joanna Helander. Al piano nobile di Villa Croce troviamo oltre ottanta collage originali e un raro libro inglese da lei illustrata in età giovanile. Passano davanti allo sguardo dieci poesie inedite, appena ritrovate tra le carte del suo primo marito. Al terzo piano documenti, fotografie di viaggio, ed un film documentario. Tutto il percorso  è punteggiato da 100 massime di Wisława Szymborska, estratte dalle sue poesie che nel tempo hanno ispirato e in tanti le hanno raccontate da  Woody Allen a  Umberto Eco. Lungo il percorso merita un’attenzione particolare Uovo nero orizzontale di Lucio Fontana, presentata in occasione dell’evento “Sulla rotta dei capolavori”. La mostra è organizzata dal Comune di Genova, prodotta da Teatro Pubblico Ligure, in coproduzione con IAM Istituto Adam Mickiewicz di Varsavia, con il patrocinio della Fondazione Wisława Szymborska di Cracovia, in collaborazione con Istituto Polacco Roma, Goethe-Institut Genua.

Redazione

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