A Palazzo Reale di Milano le opere fotografiche di Mario Dondero e la suggestiva installazione, Mariverticali, di Fabrizio Plessi
di Giuseppe MASSIMINI
Tra i tanti appuntamenti espositivi proposti dai musei di tutta Italia da non perdere a Palazzo Reale a Milano due belle mostre. La prima, Mario Dondero.La libertà e l’impegno,articolata nelle sale dell’Appartamento dei Principi ,celebra uno dei più apprezzati protagonisti della fotografia italiana della seconda metà del Novecento. La mostra, a cura di Raffaella Perna, fino al 6 settembre, offre uno sguardo complessivo sull’opera di Dondero (Milano1928 Fermo2015) realizzati nell’intero arco della sua lunga carriera, dagli anni cinquanta agli anni dieci del XXI secolo. Il percorso si snoda tra le dieci sale dell’Appartamento dei Principi come un viaggio a tappe, ciascuna pensata come una micro-mostra. Si apre con alcune fotografie realizzate nella penisola iberica, nella metà degli anni Cinquanta e prosegue con una selezione di immagini scattate in Italia sulla migrazione interna al Paese e sul processo di alfabetizzazione. Nella sala successiva scorrono le foto irlandesi a sostegno delle lotte studentesche. Nelle altre tre sale sfilano ritratti di personaggi famosi del mondo della cultura e dello spettacolo. A seguire la Francia di Mitterrand e la Parigi in fermento durante gli eventi del ’68. Poi la mostra si concentra sui reportage scattati in Africa, dove torna a più riprese lungo l’arco della sua carriera. L’ultima sala raccoglie le fotografie scattate in varie parti del mondo dal 1978 in poi: le ultime a Kabul, nelle carceri e negli ospedali al seguito di Emergency. In mostra diversi scatti inediti tra cui alcuni ritratti di Pier Paolo Pasolini e Laura Betti.
La sala delle Cariatidi ospita,fino al 10 settembre, la mostra Fabrizio Plessi Mariverticali, suggestiva installazione di uno dei pionieri della videoarte nel mondo. L’opera, dedicata ai mari del pianeta,è composta da12 imbarcazioni lungo nove metri e realizzate in acciaio. A bordo di queste gigantesche barche, inclinate come stessero per cadere, scorre su degli schermi televisivi un flusso di acqua d’orata. Nella produzione di Fabrizio Plessi(Reggio Emilia 1940) il mare è sempre stato un tratto distintivo e ricorrente in gran parte delle sue creazioni. Nell’ultimo triennio l’artista ha fatto subire all’acqua la trasformazione in oro. Questa metamorfosi è avvenuta per una serie di opere intitolate L’Età dell’Oro, a cui appartiene anche il progetto per l’area archeologica di Brixia romana e il Museo di Santa Giulia a Brescia, in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Con questa significativa installazione site-specific Fabrizio Plessi ci ricorda che sono le risorse naturali e in particolare l’acqua i beni più preziosi della nostra società. La mostra , promossa dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Studio Plessi è curata da Bruno Corà, Alberto Fiz e Marco Tonelli, con il progetto espositivo Lissoni& Partners.