Riceviamo e pubblichiamo: L’allenatore della Roma VIII sui fatti di Cerreto
Come allenatore della Roma VIII, voglio ribadire ancora una volta il mio dissenso più assoluto nei confronti di quanto avvenuto a Cerreto: quello che è successo non è il mio calcio.
Abbiamo pagato domenica con il Futbol e continueremo a pagare nelle prossime settimane, il ns comportamento, i nostri sbagli, assumendoci tutte le responsabilità.
Voglio però chiarire che quanto accaduto non ci venga, fatto scontare ulteriormente tutte le domeniche.
Il rigore negato alla mia squadra ieri al 92.mo, è vergognoso.
Tutti, dal campo alle tribune, hanno potuto vedere il mio calciatore diretto verso la porta avversaria, colpito e fatto cadere dal difensore nel tentativo di riprenderlo.
Certo il rigore bisogna poi segnarlo, ma sarebbe stata una grossa opportunità di raggiungere il pareggio, anche per quei ragazzi che hanno giocato la prima volta in sostituzione di tutti gli squalificati e che pur non avendo nessuna colpa di quanto accaduto la domenica precedente, sono scesi in campo con l’ordine perentorio, dato dalla Società, di non far alcun tipo di polemica sulle decisioni arbitrali.
Come allenatore ho il dovere di stigmatizzare i comportamenti sbagliati dei nostri tesserati, ma ho anche il diritto di tutelare tutti gli miei giocatori, che fanno sacrifici durante la settimana e che la domenica scendono in campo per provare a regalare un sogno a questo quartiere.